
Un viaggio che mi ha affascinato e di cui sono irrimediabilmente innamorato grazie alla sua storia e alla bellezza del suo territorio: dai vigneti del Mediterraneo alle depressioni del deserto del Sinai.

La riconquista del simbolo della cristianità è il motivo per cui partivano le navi dei crociati verso oriente.
Ed è il motivo per cui si combatte da secoli, purtroppo, in questa terra!


Mercati ,strade, l’antico quartiere di Giaffa e aree moderne di recente sviluppo rendono Tel Aviv eterogenea e dinamica.





E’ una città che ti travolge quando superi le mura medievali. Questa è la città per cui tutti in passato, scioccamente, hanno fondato e fondano tuttora le loro guerre in nome di un dio, che, pur chiamato con nomi diversi, avrebbe desiderato solamente la pace del suo popolo. Ma non era un comandamento non invocare il nome di Dio invano? Figurarsi in nome di una guerra!



la moschea al-Aqsa, la cupola della Roccia e la cupola della Catena hanno un valore altamente simbolico per tutte le religioni monoteiste. Per gli ebrei e i cristiani è il luogo in cui fu fatto il sacrificio di Isacco, per i musulmani è il luogo in cui il profeta Maometto ascese al cielo.







Per me è stato un momento molto suggestivo perchè, al netto delle credenze spirituali, il nazareno è stato senza dubbio una delle figure più rivoluzionarie della storia. Si può credere o no che sia il figlio di Dio ma è certamente un uomo che, per le sue idee di libertà e di uguaglianza, ha preferito morire sulla croce dando l’esempio ai suoi seguaci e probabilmente una speranza di cambiamento all’umanità intera. Come Siddharta, come Gandhi, come Martin Luther King.
Un altro appuntamento da non perdere è il Getsemani, il Monte degli Ulivi, luogo mozzafiato in cui, per i credenti cristiani, Gesù si ritirò prima della passione. Da qui è possibile vedere Gerusalemme in tutto il suo splendore.
L’immagine è ancora viva ai miei occhi!








